Trattamenti protettivi
brunitura
Trattamenti protettivi
Brunitura
Trattamenti decorativi: la brunitura
Cos’è la brunitura?
Si tratta di un processo che avviene per immersione in un bagno acquoso di sali alcalini sciolti in acqua ad una concentrazione tale da innalzare la temperatura di ebollizione intorno a 140°C. I particolari da brunire devono essere ben sgrassati in modo da risultare perfettamente bagnabili, se necessario possono essere eseguiti blandi decapaggi al fine di togliere ossidi e calamine, dopo i necessari risciacqui i particolari vengono immersi, in barili o cesti, nel bagno di brunitura.
Il processo avviene in circa mezz’ora. Dopo di che, seguono le operazioni di risciacquo e asciugatura.
La brunitura non conferisce particolari doti di resistenza al materiale ferroso trattato, per cui non ci si devono attendere efficaci performance di resistenza alla corrosione. Per conferire migliore estetica, lucentezza e un minimo di resistenza alla corrosione, specialmente alla minuteria, è possibile applicare un leggero film oleoso. La brunitura avviene per via chimica, senza necessità di corrente elettrica per la reazione, tuttavia particolari di dimensione maggiori della minuteria vengono trattati separatamente appesi o appoggiati in opportuni cesti.
Come avviene il processo?
L’ossido che si forma non è dovuto ad un apporto di materiale ma ad una trasformazione della superficie originale dell’oggetto. La superficie di alluminio sottoposta ad anodizzazione viene ossidata progressivamente dall’esterno della superficie progredendo verso l’interno. L’ ossido che si forma ha un volume maggiore del metallo (alluminio) originario per cui apparentemente, dal punto di vista dimensionale, sembra via sia un apporto di materiale, in realtà lo spessore di ossido in parte “penetra” nel metallo in parte “cresce” verso l’esterno. In pratica per uno spessore di es. 10 micron, 5 micron sono penetrati e 5 micron si sono espansi per cui l’aumento geometrico ammonta a 5 micron. Da notare che, su un diametro, lo spessore di 10 micron produce un aumento del diametro pari a 10 micron e non 20.
L’ossido tende a formarsi abbastanza uniformemente anche nei recessi, nei sottosquadra, all’interno di tubi. La struttura dell’ossido è molto simile alla struttura del “nido d’ape” con tubuli verticali rispetto allo spessore formato. Questi tubuli hanno un diametro molto inferiore al micron, ma particolari coloranti vi possono penetrare, potendo conferire allo strato di ossido una grande varietà di colorazioni. Successivamente alla formazione dello strato di ossido e, alla eventuale colorazione, viene eseguita una operazione di chiusura dei pori al fine di garantire compattezza e resistenza alla corrosione. Questa operazione prende il nome di fissaggio e può avvenire a freddo o a caldo. in ogni caso i pori vengono chiusi, risulta tuttavia più sicura l’operazione di fissaggio a caldo soprattutto per gli strati di ossido colorato.
Trattamenti decorativi: la brunitura
Cos’è la brunitura?
Si tratta di un processo che avviene per immersione in un bagno acquoso di sali alcalini sciolti in acqua ad una concentrazione tale da innalzare la temperatura di ebollizione intorno a 140°C. I particolari da brunire devono essere ben sgrassati in modo da risultare perfettamente bagnabili, se necessario possono essere eseguiti blandi decapaggi al fine di togliere ossidi e calamine, dopo i necessari risciacqui i particolari vengono immersi, in barili o cesti, nel bagno di brunitura.
Il processo avviene in circa mezz’ora. Dopo di che, seguono le operazioni di risciacquo e asciugatura.
La brunitura non conferisce particolari doti di resistenza al materiale ferroso trattato, per cui non ci si devono attendere efficaci performance di resistenza alla corrosione. Per conferire migliore estetica, lucentezza e un minimo di resistenza alla corrosione, specialmente alla minuteria, è possibile applicare un leggero film oleoso. La brunitura avviene per via chimica, senza necessità di corrente elettrica per la reazione, tuttavia particolari di dimensione maggiori della minuteria vengono trattati separatamente appesi o appoggiati in opportuni cesti.
Come avviene il processo?
L’ossido che si forma non è dovuto ad un apporto di materiale ma ad una trasformazione della superficie originale dell’oggetto. La superficie di alluminio sottoposta ad anodizzazione viene ossidata progressivamente dall’esterno della superficie progredendo verso l’interno. L’ ossido che si forma ha un volume maggiore del metallo (alluminio) originario per cui apparentemente, dal punto di vista dimensionale, sembra via sia un apporto di materiale, in realtà lo spessore di ossido in parte “penetra” nel metallo in parte “cresce” verso l’esterno. In pratica per uno spessore di es. 10 micron, 5 micron sono penetrati e 5 micron si sono espansi per cui l’aumento geometrico ammonta a 5 micron. Da notare che, su un diametro, lo spessore di 10 micron produce un aumento del diametro pari a 10 micron e non 20.
L’ossido tende a formarsi abbastanza uniformemente anche nei recessi, nei sottosquadra, all’interno di tubi. La struttura dell’ossido è molto simile alla struttura del “nido d’ape” con tubuli verticali rispetto allo spessore formato. Questi tubuli hanno un diametro molto inferiore al micron, ma particolari coloranti vi possono penetrare, potendo conferire allo strato di ossido una grande varietà di colorazioni. Successivamente alla formazione dello strato di ossido e, alla eventuale colorazione, viene eseguita una operazione di chiusura dei pori al fine di garantire compattezza e resistenza alla corrosione. Questa operazione prende il nome di fissaggio e può avvenire a freddo o a caldo. in ogni caso i pori vengono chiusi, risulta tuttavia più sicura l’operazione di fissaggio a caldo soprattutto per gli strati di ossido colorato.
Materiali trattabili
- Materiali ferrosi a medio basso contenuto di carbonio
- Acciaio al carbonio
- Ferro, C40, C45, AVP, AVZ
- Acciai bonificati, 8.8, 10.9, 12.9
Normative
- La minuteria può essere convenientemente trattata in rotobarile.
- Eventuali specifiche del cliente.
Possibili finiture
- Bianca (neutra)
- Nera
- Blu
- Rossa
Dimensioni massime trattabili
840 x 320 x 370 mm
Materiali trattabili
- Materiali ferrosi a medio basso contenuto di carbonio
- Acciaio al carbonio
- Ferro, C40, C45, AVP, AVZ
- Acciai bonificati, 8.8, 10.9, 12.9
Possibili finiture
- Bianca (neutra)
- Nera
- Blu
- Rossa
Normative
- La minuteria può essere convenientemente trattata in rotobarile.
- Eventuali specifiche del cliente.
Dimensioni massime trattabili
840 x 320 x 370 mm
Settori
d'applicazione
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