La zincatura elettrolitica è un trattamento protettivo scelto per la versatilità e la resistenza alla corrosione, con applicazione in una vasta gamma di ambiti. La scelta di questo trattamento nasce dall’esigenza di ottenere alte performances nella protezione catodica, nel controllo dei coefficienti d’attrito e la garanzia assoluta d’assenza di infragilimento da idrogeno.
Nello specifico, è un processo mediante il quale viene depositato dello zinco su oggetti metallici grazie al passaggio di corrente elettrica. La temperatura di esercizio è di 20-25°C, per questo viene comunemente definita come “zincatura a freddo” (la zincatura a caldo lavora intorno ai 450°C). Si utilizza soprattutto per il materiale ferroso, dove lo zinco esplica al meglio il suo effetto di protezione catodica/sacrificale. La protezione avviene perché lo zinco è meno nobile del ferro e, in ambienti corrosivi, si corrode per primo (si sacrifica, impedendo al ferro di corrodersi, fino a che sulla superficie del ferro si trova zinco metallo).
Questo trattamento viene utilizzato in molteplici ambiti: per viteria, dadi e bulloni, fino alla raccorderia; per lavorati e fusioni in zama, per finire con tranciati, lamiere, lastre e torniti.